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13 marzo
Un “Caffè” mancato e la Destra che non c'èIl 13 aprile del 1996 a Marcello Veneziani che gli rimproverava di aver annunciato il suo voto per l’Ulivo, così rispondeva Indro: […] Sai bene quanto ho sognato di concludere la mia lunga avventura giornalistica come direttore – editore di un «Caffé» da sorseggiare far i pochi lettori interessati a trarre questa mitica e magica Destra dagli equivoci che l’affliggono (e che oggi toccano il fondo del grande inganno), riprendendo il discorso già iniziato – ed anch’esso ormai equivocato – da Gobetti con la sua «Rivoluzione liberale». L’attuale mercato editoriale non consente imprese del genere, o per lo meno non le consente ad uomini di scarsissime capacità imprenditoriali come me. Devo quindi contentarmi di salvare l’anima in questa “stanza”, considerandomi già un miracolato dal fatto che un grande giornale come il Corriere me ne offra lo spazio […]. Credo di aver fatto, per la mia Destra, ciò che potevo. Nel bordello non posso seguirla. Ma di redimerla, non ho più la forza. La stanza di Montanelli, Corriere della Sera, 13 aprile 1996
La copertina di un volume realizzato nel 2005 da alcuni componenti di “Controcorrente Giovani”, associazione politico culturale ispirata a Indro Montanelli
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