Fondazione Montanelli Bassi
 
21 aprile

La scomparsa di Papa Francesco



  La Fondazione Montanelli Bassi ETS esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco.

Indro Montanelli non ebbe, per motivi “cronologici”, la possibilità di conoscerlo senza contare che si trattava di un  laico non credente e senza una “Chiesa” di riferimento.

Ma  la sua ammirazione per alcune figure religiose era sincera, in particolare per Karol Wojtyla (Papa Giovanni Paolo II): riportiamo un breve estratto da un articolo del Corriere che  ricorda un po’ anche Padre Bergoglio:

“Solo questo Papa rivoluzionario e rivoluzionatore, che ha sconvolto la secolare prassi della Curia romana rinnegandone l’autoritarismo e rompendone l’isolamento. Solo questo Papa che non perde occasione di scendere dal trono su cui lo Spirito Santo lo ha issato, e su cui sta seduto, il poco tempo che ci sta, con evidente imbarazzo e disagio, per andare ramingo nel mondo, a portare fra tutti, fedeli e infedeli, e nella lingua di tutti, il Verbo di Dio. Solo questo Papa missionario e ribelle a tutto, anche ai pesi della stanchezza e della vecchiaia. Solo questo Papa che sembra voler concludere il suo pontificato con una inesauribile questua di perdoni al termine di altrettanti ‘mea culpa’ pronunciati a nome di una Chiesa che fino all’altro ieri riteneva i suoi pronunciamenti infallibili e quindi al riparo da ogni errore passato, presente e futuro.  Solo questo Papa può chiedere scusa al popolo italiano e spiegargli perché non è diventato un popolo. Detto da lui, il popolo capirebbe. Non è, si capisce, una proposta, cui nessun titolo mi qualifica. E’ soltanto una supplica. La supplica di un italiano laico qualunque al Papa più anticlericale che abbia mai occupato la cattedra di San Pietro.”

Da: “Una supplica al Pontefice” - Il Corriere della Sera, 18/09/1997

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