21 gennaio

Compleanni: Giuseppe Montanelli


 
Il 21 gennaio 
 (registrato all'anagrafe il 22) 1813 nasceva a Fucecchio Giuseppe Montanelli
(21 gennaio 1813 –  17 giugno 1862). 

Scrittore, patriota e politico italiano. Propugnò inizialmente un patriottismo di tipo federalista e neoguelfo, per poi indirizzarsi verso soluzioni repubblicane, radicali, vagamente socialiste e utopistiche.

E’ possibile leggere una sua breve biografia in questa pagina del nostro sito

A Fucecchio sono presenti varie testimonianze legate al personaggio, tra cui: l’epigrafe sulla facciata di Palazzo Doddoli Costagli, dove, si ricorda, morì Giuseppe Montanelli (e dove nacque poi Indro) e, soprattutto, il monumento a lui dedicato realizzato nel 1892 dallo scultore fiorentino Raffaello Romanelli. Tuttora il monumento, collocato al centro dell’omonima piazza, è chiamato ironicamente, ma pure affettuosamente, dai fucecchiesi, “il Caalibri”, per la presenza di una pila di libri nella parte posteriore, qui posta anche come sostegno al monumento stesso.

Indro Montanelli, anch'egli di Fucecchio, lo indicò come "prozio" nel suo libro Figure & Figuri del Risorgimento, anche se in realtà, pur avendo antenati comuni, i due appartenevano a discendenze diverse. 
E riguardo alle statue dedicate ai due Montanelli, da evidenziare una piccola curiosità: mentre Giuseppe era "seduto" sui libri, il caso ha voluto che anche Indro si sedesse su un supporto..."da leggere", ma nel suo caso erano riviste.







Il monumento a Giuseppe Montanelli realizzato da Raffaello Romanelli ed ospitato presso l'omonima Piazza G. Montanelli a Fucecchio.



 


Il monumento a Indro Montanelli ai Giardini pubblici a lui intitolati a Milano, opera del maestro Vito Tongiani


Giuseppe Montanelli: breve biografia

Nacque a Fucecchio nel 1813.
Dopo gli studi di giurisprudenza a Pisa, divenne professore di diritto per la stessa università e scrisse sull'Antologia, la celebre rivista fiorentina fondata da Giovan Pietro Vieusseux. Nel 1847 fondò un giornale, “L'Italia”, il cui programma era "Riforma e Nazionalità".

Nel 1848 combatté come volontario nella battaglia di Curtatone e Montanara, nella quale fu ferito e venne fatto prigioniero dagli Austriaci. Una volta liberato ritornò in Toscana, ed il Granduca Leopoldo II, che conosceva la sua influenza sulla popolazione, lo inviò a Livorno a soffocare alcune rivolte. Nell'ottobre il Granduca gli chiese di formare un ministero. Egli accettò e il 10 gennaio 1849, il Granduca riunì un'assemblea costituente.

Successivamente fu eletto triumviro di Toscana con Guerrazzi e Mazzoni. Come Mazzini, Montanelli invocò l'unione della Toscana con Roma. Ma Montanelli, a differenza di Mazzini, era un federalista convinto.

Dopo la restaurazione del Granduca, Montanelli, che si trovava a Parigi, fu condannato d'ufficio e rimase dieci anni in Francia, divenendo un partigiano di Napoleone III. Con l'impresa dei Mille e la fulminea annessione del regno delle Due Sicilie al Piemonte-Sardegna - ribattezzato il 17 marzo 1861 Regno d'Italia -, Montanelli si rese conto dell'impossibilità di perseguire la strada federalista e autonomista.

Dopo il raggiungimento dell'unità nazionale, fu eletto deputato al Parlamento italiano.

Montanelli morì a Fucecchio nel 1862.




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