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novembre

A Massimo Fini il Premio di Scrittura Indro Montanelli 2015. Il Premio Giovani a Mirella Molinaro. La consegna a Fucecchio.


A sorpresa, presente anche Beppe Grillo che è intervenuto per un saluto a Fini. Marco Travaglio ha presentato Massimo Fini, dialogando con il vincitore del Premio alla carriera. Di Fini sono stati letti anche alcuni brani giornalistici rappresentativi del suo pensiero e della sua scrittura. De Bortoli e Sabatini sono intervenuti in rappresentanza della giuria. Una menzione speciale è andata ad altri due giovani giornalisti: Valentina Calzavara e Daniele Bellocchio. Un riconoscimento anche agli alunni del Liceo di Fucecchio, autori di una rivista culturale on line.

Massimo Fini, di padre toscano e madre russa, è nato sul lago di Como il 19/11/1943. Dopo la laurea a pieni voti in giurisprudenza, ha lavorato come impiegato alla Pirelli, copywriter, pubblicitario, bookmaker, giocatore di poker. Arriva al giornalismo nel 1970 all’ "Avanti", dove segue come cronista i più importanti fatti di criminalità politica di quegli anni (omicidio Calabresi, morte dell’ editore Feltrinelli, processo per la strage di Piazza Fontana). Passa quindi all’Europeo e successivamente, nei primi anni ’80, è animatore del mensile di politica e cultura "Pagina" in cui si sono formati alcuni dei più noti intellettuali e giornalisti d’ oggi, da Ernesto Galli della Loggia a Paolo Mieli, da Giuliano Ferrara a Pier Luigi Battista a Giampiero Mughini. Nel 1982 entra al "Giorno", come inviato ed editorialista, cominciando una solitaria battaglia contro la partitocrazia. Come inviato viaggia in Europa, negli Stati Uniti, in Unione Sovietica, in Egitto, in Israele, in Libano, in Giordania, nell’ Iran di Khomeini, in Sudafrica. Nel 1985 rientra all’ "Europeo" come inviato ed editorialista e vi tiene per 11 anni la principale rubrica del giornale, "Il Conformista". Nel 1992 lascia "Il Giorno" per L’ "Indipendente" di Vittorio Feltri, che però non segue quando quest’ultimo passa al “Giornale” di Berlusconi. Attualmente lavora per Il "Fatto Quotidiano", il "Gazzettino" e dirige il mensile "La Voce del Ribelle". Ha partecipato, insieme a Daniele Vimercati, alla rifondazione del "Borghese", storico settimanale fondato da Leo Longanesi. Nel suo deambulare alla ricerca di spazi liberi ha collaborato con quasi 100 testate.

Ha pubblicato: ’La Ragione aveva Torto?’ (Camunia 1985, ripubblicato da Marsilio in edizione tascabile nel 2004); ’Elogio della guerra’ (Mondadori 1989 e Marsilio 1999); ’Il Conformista’ (Mondadori 1990); ’Nerone, 2000 anni di calunnie’ (Mondadori 1993); ’Catilina, ritratto di un uomo in rivolta’ (Mondadori 1996); ’Il denaro, "sterco del demonio"’ (Marsilio 1998); "Dizionario erotico, manuale contro la donna a favore della femmina", (Marsilio 2000); "Nietzsche, L’ apolide dell’ esistenza" (Marsilio 2002), "Il vizio oscuro dell’ Occidente" (Marsilio 2003) ; "Sudditi" (Marsilio 2004); "Il Ribelle dalla A alla Z" (Marsilio 2006); "Ragazzo. Storia di una vecchiaia" (Marsilio 2007); "Il dio Thot " (Marsilio 2009); "Senz’anima" (Chiarelettere 2010); "Il Mullah Omar" (Marsilio, aprile 2011), biografia controcorrente del leader dei Talebani.
E’ stato anche attore e autore dell’ opera teatrale "Cyrano, se vi pare"per la regia di Eduardo Fiorillo.

Mirella Molinaro

E’ nata 33 anni fa a Cosenza. Si è laureata nel 2005 in Scienze della comunicazione a Salerno. Giornalista professionista dal 2011, è iscritta all’ordine dei Giornalisti della Calabria. Attualmente è giornalista del sito web www.corrieredellacalabria.it, cronista di nera e giudiziaria e collaboratrice dell’agenzia di stampa "Il Velino Igv". Collabora saltuariamente con Panorama. Il premio le è stato assegnato per una serie di articoli sul lavoro giovanile pubblicati sul Corriere della Calabria.

Una menzione speciale è stata riservata ai giovani giornalisti Valentina Calzavara e Daniele Bellocchio

La giuria per l’edizione 2015 è composta da 1) Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca; 2) Paolo Mieli in rappresentanza della Fondazione Corriere della Sera; 3) Marco Ballarini per la Biblioteca Ambrosiana di Milano; 4) Giovanni Sartori, accademico dei Lincei (Classe Scienze Morali); 5) Ferruccio de Bortoli delegato dal presidente della Fondazione Montanelli Bassi.




     

 
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