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Un importante autoritratto di Arturo Checchi arricchisce la collezione della Fondazione Montanelli Bassi


 
Grazie alla volontà della presidente della Fondazione, Letizia Moizzi, un'importante opera di Arturo Checchi arrichisce oggi la collezione della Fondazione Montanelli Bassi ETS.

Si tratta dell'autoritratto detto 'lo spiritato', del 1931. L'opera proviene dallo studio dell'artista a Perugia, dove Arturo Checchi visse la seconda parte della sua vita, con la moglie Zena Fettucciari.

Il dipinto fu esposto, fra le altre, in occasione di importanti mostre tra cui: la Quadriennale Romana del 1934, la prima Personale a Palazzo Doria a Roma del 1935, la Biennale di Venezia del 1936 e l’Antologica a Palazzo Strozzi a Firenze nel 1974 nonché in occasioni di numerose altre esposizioni.

Si tratta pertanto, oltre che di una tappa importante nella carriera di Arturo Checchi, di un valore aggiunto per la collezione della Fondazione Montanelli Bassi che oggi ospita ben 24 dipinti (oltre a numerosi disegni, schizzi ed acqueforti) dell'artista fucecchiese.


  
     

          Arturo Checchi, autoritratto detto 'lo spiritato', 1931, olio su tela

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