Fortebraccio (Mario Melloni, 25 novembre 1902 – 29 giugno 1989)
A questo avversario – amico col quale Indro polemizzò per lunghi anni vogliamo riservare uno spazio più in ampio del solito in occasione del suo “compleanno”. Iniziamo con un colpo a lui assestato da Montanelli nel clima storico ancora dominato dalla guerra fredda.
Ieri Fortebraccio, dalle colonne dell’Unità, ha invocato per noi, previa qualche iniezione, il ricovero immediato, e a titolo definitivo, in manicomio. La cosa non ci stupisce: sappiamo benissimo che di manicomi e di iniezioni nessuno s’ intende più dei comunisti: chi c’è passato giura che ci hanno fatto una mano da maestri. Ci stupisce però che Fortebraccio lo abbia implicitamente - e un po’ anzitempo - riconosciuto. Forse gli è scappata. Alla sua età, succede.
Corriere della Sera, “Controcorrente”, 10 dicembre 1976
Più di venti anni dopo Montanelli scriveva su di lui:
Fu sempre e soltanto un democristiano deluso, che non perdonava a quel partito di rinnegare e tradire i veri grandi ideali cristiani. E fin qui non sbagliava. Dove sbagliò fu nel credere di ritrovarli, quegl’ideali, nella chiesa comunista, che dovette attrarlo appunto perché era, più che un partito, una chiesa. Da allora la sua vita fu un seguito di amarezze
Corriere della Sera, La Stanza di Montanelli, 28 maggio 1997.
La pluriennale polemica non impedì tuttavia che tra i due si affermasse una reciproca stima. E’ noto l’epitaffio che Fortebraccio scrisse per sé stesso: “Qui riposa Mario Melloni/ alias Fortebraccio / che trascorse la vita ad amare Indro Montanelli / e non smise mai di vergognarsene”, al quale Indro rispose con un epitaffio da porre sulla propria tomba che avrebbe dovuto essere collocata accanto a quella di Melloni: “Qui riposa / Indro Montanelli / vedi lapide accanto”.
Ed ecco infine l’epitaffio che Montanelli aveva preparato per Fortebraccio:
Qui
Riposa
Mario Melloni
Inquieto transfugo
DI SE STESSO
MOMENTANEAMENTE
SCOMPARSO
A SINISTRA
IN CERCA
DI UNA CROCE
SU CUI
INCHIODARSI
Da I. Montanelli, Ricordi sott’odio. Ritratti taglienti per cadaveri eccellenti, a cura di Marcello Staglieno, Rizzoli, 2011, pp 64-65.
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