Dino Buzzati (16 ottobre 1906 – 28 gennaio 1972)
«… Io con un genio – non della Scienza, ma della Poesia – ho convissuto alcuni anni in una stanzetta di redazione di questo giornale: Buzzati. Prima di accorgerci ch’era un genio, ma anche dopo essercene accorti, lo chiamavamo ‘Cretinetti’…»
Corriere della Sera, La Stanza di Montanelli, 17 gennaio 1999
«… Era il fruscìo della morte, come lui l’aveva sempre immaginata e descritta con la penna e col pennello. Tutta la vita Buzzati ha vissuto abbracciato a lei, l’ha chiamata, l’ha invocata, l’ha tentata, l’ha cercata». Corriere della Sera, 29 gennaio 1972.
QUI
ALLA MORTE
E’ TORNATO
DINO BUZZATI
CHE
CON LEI VISSE
DOLCEMENTE ABBRACCIATO
Indro Montanelli, Ricordi sott’odio, Rizzoli, Milano, 1911, p. 25
Di Buzzati Indro fu grande amico ed estimatore. Di lui si conservano presso la Fondazione Montanelli Bassi alcuni ricordi, tra cui il dattiloscritto originale con correzioni manoscritte del romanzo Un amore (1965).
Dino Buzzati in un ritratto di G. Celano, custodito presso la Fondazione Montanelli Bassi (Studio di Milano)