10 giugno

Mussolini e la dichiarazione di guerra






Montanelli con Gaetano Afeltra nel 1999.
 
Mussolini e la dichiarazione di guerra
Il fatidico 10 giugno del 1940 in piazza Venezia c’ero anch’io, in compagnia di Pannunzio*. Il discorso di Mussolini fu uno dei più brutti che abbia mai pronunciato. Tutto vi suonava falso. E non meno fasulle furono le ovazioni che gli tributò la piazza. Finita la cagnara, tra la gente che sfollava i commenti in sordina erano tutti del tono dei nostri: «Quello è matto», «Ma chi ce lo fa fare?». Improvvisamente Pannunzio, uomo solitamente così misurato da essere giudicato insensibile, sbottò: «I più vigliacchi siamo io e te. Perché se nel momento in cui diceva: “Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria”, gli avessimo fatto una pernacchia, si sarebbe sgonfiato tutto».

Indro Montanelli, Soltanto un giornalista. Testimonianza resa a Tiziana Abate, Rizzoli, 2002, pp. 89-90.


*Mario Pannunzio (1910-1968). Giornalista, lavorò a Omnibus di Longanesi e successivamente diresse “Oggi” (1939-1941) e “Risorgimento liberale”. Dal 1946 al 1966 diresse il settimanale “Il Mondo”

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