Ipocrisia
L’ipocrisia in Italia è dettata dal senso dell’«opportuno».
È spicciola, pratica e utilitaria. Quando un italiano vuol cambiare partito, non fa un esame di coscienza; si limita a un calcolo di convenienza. Una cinquantina d’anni fa, a Capri, una ricca famiglia inglese si mise in testa di convertire gli abitanti al protestantesimo. E in un certo senso ci riuscì perché tutti i neofiti avevano diritto a mangiare gratis. Ma a un certo punto scoperse che ogni domenica andavano a confessarsi da un prete cattolico che aveva dato loro il permesso. Frattanto i missionari erano caduti completamente in miseria, perché i loro seguaci di fede ne avevano poca, ma di appetito molto. E allora furono gl’«ipocriti» che mantennero loro senza punto domandargli in cambio la conversione al cattolicesimo…
La versione intera di questa lettera, pubblicata sul Corriere della Sera del 28 ottobre del 2012 è anche reperibile sul sito
https://www.corriere.it/cultura/12_ottobre_28/montanelli-lettera-pulitzer-lezione-americana_55169d66-20f5-11e2-89f5-89e01e31e2ac.shtml.
E’ stata pubblicata per la prima volta nel volume Indro Montanelli, Nella mia lunga e tormentata esistenza. Lettere da una vita, a cura di Paolo Di Paolo, Rizzoli, 2012, pp. 194-198.
Il testo fa parte dell’epistolario Indro Montanelli – Edmund Stevens conservato in più copie dattiloscritte presso l’Archivio della Fondazione Montanelli Bassi. Si tratta di uno scambio di lettere tutt’altro che occasionale: questi scritti, rimasti inediti fino al 2012 quando furono parzialmente pubblicati nel volume curato da Paolo Di Paolo, erano infatti destinati a essere editi in volume, come si evince dalla corrispondenza intrattenuta dai due giornalisti che vi fanno esplicito riferimento.
Edmund Stevens (1910 - 1992), Premio Pulitzer e a lungo corrispondente da Mosca, è stato definito da Montanelli – che gli fu a lungo amico – “una delle figure più singolari del cosmo giornalistico di questo secolo”.
Indro Montanelli in una caricatura di Filippo Sassoli